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LA CASA DELLE CULTURE A VENTOTENE

Casa-famiglia per rifugiati e piccola biblioteca civica

Ventotene è un luogo straordinario, un grande scoglio vulcanico sede in un’area marina protetta, di un parco naturale statale e di testimonianze consistenti di storia antica e recente, come i resti romani e il carcere di S. Stefano. La comunità che la abita stabilmente è molto piccola, nonostante l’affollamento estivo vi risiedono circa 700 persone. Recentemente dopo una ipotesi fallita di accogliere dei rifugiati si è rischiato di dover chiudere perfino la scuola, con grande disagio per tutti i residenti.

L’ipotesi di progetto riguarda la costruzione di una casa-famiglia che comprenda servizi agli abitanti per innescare un processo virtuoso di inserimento sociale e dotazione di servizi alla comunità.

Il progetto prevede un programma residenziale relativo a un centro di accoglienza per 8 persone rifugiate, verosimilmente 4 minorenni in compagnia di un familiare. Durante il periodo di permanenza, da sei mesi a un anno, la struttura mette loro a disposizione alloggi e spazi del vivere comune, ma anche una piccolissima biblioteca di due ambienti, che può essere utilizzata da tutti gli abitanti dell’isola.
Una parte del programma può riguardare eventi aperti al pubblico, come spettacoli teatrali o musicali, letture, mostre o performance da tenere negli spazi della scuola negli spazi aperti vicino alla residenza, inserendo una dimensione pubblica nel progetto anche in continuità con la vita della comunità dell’isola.

Il progetto può essere posizionato ovunque all’interno del perimetro dato, a seconda degli accessi, dell’orientamento eliotermico o visivo, del dislivello. La formulazione di un principio insediativo corretto e riconoscibile è un dato fondamentale del vostro lavoro.

 

La proposta deve contenere le seguenti funzioni:

Spazi interni

  • Atrio

 

  • 4 Alloggi privati per due persone con bagno

 

  • Spazi comuni di soggiorno, vita collettiva e ozio
  • Ampia cucina comune con dispensa
  • Bagno comune
  • Locali tecnici per impianti e magazzini

 

  • Piccolo spazio biblioteca e emeroteca con librerie e postazioni di studio e lettura (aula silenziosa)
  • Piccolo spazio per didattica, gioco o musica (aula ludica)

La superficie totale costruita deve essere circa di 350; 400 mq. Volutamente non sono espresse le dimensioni dei singoli ambienti, per evitare uno sviluppo meccanico e funzionalista del progetto ma basato sullo spazio e sulla ricerca di un modo di abitare corretto per questa piccola comunità.

 

Spazi esterni

  • Spazio esterno per il soggiorno degli abitanti, in continuità con gli spazi comuni della casa

 

  • Piccola cavea per eventi pubblici o rappresentazioni. Circa 250 mq

 

  • Campo sportivo, da interpretare liberamente. Circa 600 mq

 

  • Area per coltivazioni di ortaggi. Circa 300 mq

Tali spazi esterni sono parte integrante del progetto e concorrono insieme all’edificio a definire un sistema con un principio insediativo e compositivo chiaro, organizzato per assi, per recinti o per semplice relazione plastica tra i corpi. Per definire tali ambiti esterni è fondamentale il progetto del suolo, che attraverso i piccoli salti di quota può definire limiti e soglie e individuare tali aree esterne. È auspicabile che cavea, campetto e orti siano ben definiti e protetti, attraverso scavi e rinterri o muri di contenimento. Tutto il perimetro dell’area di progetto va inteso come suolo da progettare, i movimenti di terra possono essere lo strumento giusto definendo aree e vie di percorrenza.

 

Il programma si può distinguere in blocchi funzionali, o usi omogenei se preferite:

  • Gli alloggi personali, che possono avere dei minimi spazi esterni di pertinenza;
  • Gli spazi comuni interni ed esterni;
  • La piccola biblioteca pubblica;
  • I servizi esterni, dei quali la cavea e il campo sportivo pubblici;

Si possono immaginare combinazioni tra questi blocchi a vostra scelta, cercando di modulare gli spazi a seconda del loro carattere più privato, più pubblico o intermedio. Gran parte della qualità del progetto deriverà dai rapporti scelti tra questi usi, rapporti che riguardano anche gli spazi esterni che in un contesto come Ventotene sono fondamentali per la qualità della vita. E’ importante scegliere la relazione tra questi quattro tipi di spazi tra loro, capire cioè in che rapporto sono la sfera privata degli alloggi, quella semi-pubblica degli spazi comuni per gli abitanti del centro, e quella pubblica degli spazi aperti anche agli abitanti di Ventotene.

Va pensato e proposto un modo di abitare: non esistono modelli tipologici specifici per il tema, il progettista può proporre un’idea in base alla quale fare le proprie scelte, le quali possono prevedere alloggi piccoli e spazi collettivi grandi, oppure alloggi più grandi e comodi riducendo quindi la dimensione comune.

E’ ipotizzabile anche che il complesso sia costituito da più di un volume, in questo caso assume maggiore importanza lo spazio pubblico aperto che media le relazioni e accoglie funzioni ibride. Una parte del programma si deve svolgere su più livelli, è consentito anche un raumplan che non preveda necessariamente livelli banalmente sovrapposti.

 

Atrio

Lo spazio di ingresso deve mediare il rapporto tra interno e esterno, accogliere chi entra e disporre di un piccolo guardaroba. Può servire da snodo per accedere a un’area più privata o più pubblica della casa e può anche essere diviso in due parti, una interna e una esterna coperta. Massima attenzione va posta alle soglie utilizzando luce, materiali, salti di quota, variazioni di altezza degli spazi. Può disimpegnare anche gli spazi della biblioteca, che in alternativa potrebbero anche avere un loro piccolo atrio.

 

Alloggi

Devono essere previsti 4 alloggi, ognuno per due persone. Gli alloggi devono essere pensati come spazi di qualità, in cui contano gli spazi d’uso corretti, ma anche l’attenzione agli affacci, alla luce, ai materiali. Devono contenere un bagno, due letti, degli armadi, un piccolo piano di lavoro. Il progetto dell’alloggio deve essere approfondito in scala 1:50.

 

Spazi comuni di soggiorno, vita collettiva e ozio

Il soggiorno deve essere dotato di spazi per mangiare, parlare, rilassarsi, interagire in vari modi. Può condividere uno stesso ambiente con la cucina comune, dotata di dispensa. È auspicabile la presenza di un camino. La qualità di tali spazi, nelle proporzioni, nei materiali, nelle modalità in cui entra la luce, nelle visuali, nelle soglie costituisce ovviamente un fattore decisivo.

 

Ampia cucina comune con dispensa

In una comunità come quella ipotizzata lo spazio della cucina è importante, può essere un luogo dove avvengono scambi informali tra gli abitanti e dove si genera convivialità. Non va pensato dunque come uno spazio solo tecnico ma con proprie dignità e qualità. Può essere aperta agli altri ambienti o chiusa a vostra scelta, deve essere comunque ben disegnata e definita negli usi e dotata di una dispensa.

 

Locale tecnico per impianti e stoccaggio

Si tratta di spazi di servizio che possono essere accessibili dall’interno o dall’esterno della casa o entrambi, il magazzino andrebbe diviso dal locale tecnico per gli impianti che deve contenere una caldaia e un boiler per acqua calda, e quanto altro potete immaginare.

 

Spazio esterno di soggiorno per gli abitanti

L’abitare mediterraneo è un termine con il quale possiamo definire un modo di vivere che ci comprende e che caratterizza la storia della nostra civiltà, tale modo di abitare è caratterizzato da complementarietà e continuità tra spazi interni e spazi esterni. L’esterno di prossimità della casa è un luogo da immaginare e definire, da progettare sapendo che molte delle attività degli abitanti si svolgeranno in tale spazio. La sua concezione deve essere parte integrante dell’idea di progetto, in alcuni casi può esserne il fulcro stesso.

 

 

Spazio biblioteca e emeroteca

La sala è pensata per lo studio dei ragazzi, ma anche per familiari e abitanti dell’isola. È un unico ambiente ben proporzionato e illuminato naturalmente, con tutte le accortezze tipiche di uno spazio di lettura e studio. Può essere pensato per permettere sia attività di studio di gruppo che singole postazioni e deve essere illuminato da una luce diffusa ma abbondante. Può disporre di una piccola sezione emeroteca ed essere suddiviso in ambiti diversi attraverso ballatoi, differenze di quota, soglie, variazioni di altezza degli spazi.

 

Piccolo spazio per didattica, gioco o musica

Questo spazio completa la dotazione della piccola biblioteca, si tratta di uno spazio più libero e rumoroso, adattabile a usi diversi, didattica di lingua o musica, ludoteca e altre attività collettive. Le esigenze di illuminazione cospicua e diffusa sono meno stringenti rispetto alla sala studio, vale comunque la necessità di uno spazio di qualità e ben connesso ai servizi esterni. È possibile anche immaginarlo in continuità con lo spazio esterno e usato in occasione di letture o piccole mostre.

Le dimensioni di questi due spazi possono essere simili o leggermente differenti